Perché Counseling e Scuola

In un tempo molto breve c'è stato il passaggio da una società relativamente stabile a una società caratterizzata da molteplici cambiamenti che hanno portato a una modificazione del paesaggio educativo e dell’orizzonte culturale della scuola e della famiglia, definendo nuovi scenari imprevedibili e, spesso, difficili da controllare.
All’interno del complesso paesaggio educativo diventa necessaria una ridefinizione degli spazi relazionali, soprattutto tra le due principali agenzie formative, scuola e famiglia, secondo un circuito di scambio, di rispetto dei relativi ambiti di esperienza e di valorizzazione delle esperienze.

La complessità che connota, quindi, la vita quotidiana degli studenti e delle loro famiglie rende necessario immaginare un nuovo orizzonte culturale, in cui la promozione della maturazione della persona sia la priorità della comunità educante.
Diventa così necessario che tutti gli elementi del sistema si attivino per promuovere lo sviluppo nella e della comunità, immaginando un progetto evolutivo di crescita e maturazione nell’ottica dell’empowerment e dell’autoefficacia.
Ed è proprio in questo contesto che la pratica del counselling scolastico esprime al meglio le sue caratteristiche come mediatore dei processi di trasformazione, come opportunità di crescita in situazioni “critiche”, come intervento di aiuto per l’individuazione e l’uso delle risorse soggettive e comunitarie disponibili, al fine di creare comunità educative resilienti. 

Fra le finalità di ogni intervento di counselling scolastico c’è quella di valorizzare le risorse dell’individuo, dell’ambiente e della comunità scolastica al fine di permettere agli insegnanti, ai genitori e agli alunni di governare processi di cambiamento all’interno della complessità educativa.

Le sei abitudini dell’insegnante affettivo

L’insegnante affettivo è consapevole che gli studenti si avvicinano all’apprendimento di nuovi contenuti attraverso il canale emotivo e utilizza in modo efficace e corretto gli aspetti emotivi per rendere l'apprendimento significativo.

Riaprire con cognizione e non a qualsiasi condizione

Per riaprire con cognizione e non a qualsiasi condizione è necessario definire dei criteri chiari, rivedibili all’occorrenza, adeguati alle esigenze di ogni singola realtà territoriale, aprendo il territorio alla scuola e la scuola al territorio.

Trasformare la ricerca in azione: il modello di gestione della classe di Robert J. Marzano

Gli insegnanti che investono nella qualità delle relazioni interpersonali con i loro allievi hanno, durante un anno scolastico, il 31% in meno di problemi legati alla disciplina, di violazione di regole e di questioni ad esse collegate, rispetto agli insegnanti meno capaci di instaurare efficaci relazioni con i propri studenti.

Per una didattica dell’empowerment

Uno studente può attribuire il raggiungimento o meno di un risultato a cause interne (o a cause esterne. Lo studente che ha uno stile di attribuzione interno ha in genere un atteggiamento positivo nei confronti dell’insuccesso, considerandolo modificabile, transitorio, controllabile e settoriale. In genere è uno studente che ha un rapporto ottimistico con il proprio apprendimento, ama sperimentarsi in nuovi compiti e affronta le difficoltà senza paura.

Nati per Leggere a Fiumicino; lo Spazio di Ascolto per genitori e insegnanti

Lo Spazio di Ascolto per genitori e insegnanti nasce con l’intenzione di offrire un luogo di relazione e di ascolto e come sostegno all’azione educativa e alla riflessione sul ruolo educativo. Si pone lo scopo di attivare sinergie e alleanze tra gli adulti coinvolti nel processo educativo, promuovendo la costruzione di spazi e momenti di confronto e di condivisione.

L'incontro con l'insegnante nella scuola dell'infanzia: le aspettative e le reciproche influenze

L’insegnante di scuola dell’infanzia ricopre il duplice ruolo di figura educativa e di riferimento affettivo in quanto, da un lato dà regole da rispettare, dall’altro fornisce cure proprie di un genitore.

La scuola che cambia: una revisione del ruolo

E' necessaria una revisione della funzione stessa della scuola che non può più essere solo un luogo in cui si forniscono i contenuti del sapere ma deve diventare un’agenzia educativa – formativa che faccia attenzione all’aspetto affettivo – emotivo - relazionale del bambino e dell’adulto.

Costruire la coesione del gruppo classe

Lavorare sulla costruzione del gruppo classe non è sempre facile ma ci sono dei mezzi che possono facilitare le azioni in questa direzione.

Agire la relazione d'aiuto a scuola

La relazione di aiuto può essere rappresentata secondo un modello a quattro fasi: le prime due derivate dall’approccio non direttivo di Carl Rogers e le altre due di impostazione comportamentista.

L’empowerment a scuola

Se consideriamo come obiettivo fondamentale della pedagogia quello di permettere la completa realizzazione della persona e il pieno sviluppo delle sue potenzialità, viene da sé che l’insegnamento dovrebbe essere orientato ad attivare il senso di empowerment di ogni singolo allievo al fine di renderlo parte attiva all’interno di una comunità competente.


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