Perché Counseling e Scuola

In un tempo molto breve c'è stato il passaggio da una società relativamente stabile a una società caratterizzata da molteplici cambiamenti che hanno portato a una modificazione del paesaggio educativo e dell’orizzonte culturale della scuola e della famiglia, definendo nuovi scenari imprevedibili e, spesso, difficili da controllare.
All’interno del complesso paesaggio educativo diventa necessaria una ridefinizione degli spazi relazionali, soprattutto tra le due principali agenzie formative, scuola e famiglia, secondo un circuito di scambio, di rispetto dei relativi ambiti di esperienza e di valorizzazione delle esperienze.

La complessità che connota, quindi, la vita quotidiana degli studenti e delle loro famiglie rende necessario immaginare un nuovo orizzonte culturale, in cui la promozione della maturazione della persona sia la priorità della comunità educante.
Diventa così necessario che tutti gli elementi del sistema si attivino per promuovere lo sviluppo nella e della comunità, immaginando un progetto evolutivo di crescita e maturazione nell’ottica dell’empowerment e dell’autoefficacia.
Ed è proprio in questo contesto che la pratica del counselling scolastico esprime al meglio le sue caratteristiche come mediatore dei processi di trasformazione, come opportunità di crescita in situazioni “critiche”, come intervento di aiuto per l’individuazione e l’uso delle risorse soggettive e comunitarie disponibili, al fine di creare comunità educative resilienti. 

Fra le finalità di ogni intervento di counselling scolastico c’è quella di valorizzare le risorse dell’individuo, dell’ambiente e della comunità scolastica al fine di permettere agli insegnanti, ai genitori e agli alunni di governare processi di cambiamento all’interno della complessità educativa.

Prevenire l’insuccesso scolastico attraverso la lettura ad alta voce

L’esposizione alla lettura ad alta voce è un fondamentale fattore protettivo per la prevenzione dell’insuccesso e dell’abbandono scolastico e rappresenta una vera e propria didattica che può essere introdotta nel curriculum educativo al fine di ottenere vantaggi interni ed esterni al sistema scolastico.

6 errori nella gestione della classe

Il primo errore in cui cadono molti insegnanti quando si presenta un problema è quello di rispondere a livello di superficie al comportamento dello studente, non indagando sui motivi sottostanti dell’azione impropria.

Promuovere l’autoregolazione a scuola

Zimmermann afferma che le capacità di autoregolazione dell’apprendimento sono predittive dei risultati scolastici degli studenti, in misura superiore al 90%e che, connesso all’autoregolazione, è il senso di autoefficacia che il soggetto prova quando sa che, grazie alle sue abilità, è in grado di raggiungere un obiettivo che si prefissato.

Il clima di classe affettivo

Gli studenti rivivono nella scuola i sentimenti nei confronti dei genitori che hanno appreso nel contesto familiare e li traslano nel rapporto con gli insegnanti, assumendo nei loro confronti, lo stesso rapporto fatto di rispetto, di attese e di aspettative, a volte ambivalenti, che negli anni infantili avevano nei confronti dei genitori

Come intervenire sui comportamenti inadeguati

Le ricerche didattiche dimostrano che, uno dei compiti più difficili per l’insegnante, è la prevenzione dei comportamenti inadeguati. Molti docenti, convinti che gli studenti sappiano già come comportarsi a scuola e rispettino le regole solo se minacciati, non si occupano della tematica della disciplina in maniera adeguata.

La relazione scuola – famiglia: dalla relazione normata alla relazione agita

La connessione tra scuola e famiglia viene a realizzarsi attraverso la condivisione di un progetto comune di educazione, esplicitamente condiviso. In altre parole, genitori ed insegnanti, nonostante la diversità dei ruoli e la separazione dei contesti di azione, sono chiamati a comunicare intorno a pensieri e sentimenti circa lo studente e il suo sviluppo.

Le quattro cose che abbiamo imparato nell’era COVID

Al termine del secondo anno in cui la scuola ha fatto i conti con la più grande tragedia dal dopoguerra ad oggi, si può iniziare a guardare cosa sia andato bene in questo anno e mezzo di apprendimento a distanza al fine migliorare l’insegnamento e per liberarsi di tutte quelle pratiche educativo-didattiche soffocanti e ormai datate.

Riconoscere i propri bisogni attraverso l'approccio gestaltico

L’approccio gestaltico focalizza l’attenzione sulla persona in cui il corpo, le emozioni, i sensi e la razionalità sono in connessione tra di loro.

Apprendimento al tempo di internet: tra surfismo e immersione

Un primo passo è quello di non considerare marginale il rapporto che l’esperienza digitale ricopre nel quadro della realizzazione dei compiti evolutivi dell'adolescente.


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