La supervisione dei genitori nella prevenzione dei rischi legati ad Internet

In primo luogo i genitori dovrebbero assicurarsi di conoscere la vita sociale dei figli e le tipologie di relazioni dirette che vivono, metterli in condizione di fare sport, di incontrarsi con gli amici, curare interessi ed hobby.


La maggior parte delle famiglie si è ormai dotata della tecnologia Internet, inserendola nell’attività domestica e armonizzandola con i tempi, gli spazi e le relazioni che si sviluppano al proprio interno. Il motivo principale che spinge i genitori a far entrare in contatto i propri figli con la rete è la credenza che gli strumenti tecnologici migliorino le capacità di ragionamento dei loro figli, il pensiero critico e il bagaglio di conoscenze.
I giovani navigano in internet per informarsi, giocare, avviare conoscenze, condividere degli interessi, scaricare musica, guardare video. Questi ed altri motivi che si andranno ad illustrare, fanno sì che Internet diventi spesso un campo di battaglia tra genitori e figli. Si assiste ad profondo divario tra la generazione dei digital native e la generazione adulta. Mentre i bambini e gli adolescenti hanno ormai acquisito delle competenze strumentali di altissimo livelli nei confronti della rete, i genitori non hanno fatto altrettanto e si sentono un po’ al di fuori del mondo virtuale, provando nei confronti di questo spazio spesso sentimenti di ansia e timore.
Recenti ricerche dimostrano che la supervisione genitoriale gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione dei rischi in Internet e dell’uso patologico della rete. Nonostante ciò, ancora un’alta percentuale di genitori risulta essere poco consapevole di questo e presta poca attenzione alle attività che i propri ragazzi fanno in rete. Una cospicua percentuale di genitori invece, pur consapevoli di ciò, si limita a dare dei consigli di base sulla pericolosità della rete per poi lasciare che i ragazzi si gestiscano da soli, confidando sulla loro maturità  e sulla consapevolezza che hanno nei confronti dello strumento.
La realtà virtuale è molto complessa senza regole chiare, nella quale accanto ad importanti opportunità di comunicazione, scambi e apprendimento, trovano spazio anche contenuti e comportamenti rischiosi, scorrette informazione, sconosciuti pericolosi, dipendenze, bullismo e cyberbullismo.
Data la consistenza del fenomeno sarebbe necessario che i genitori adottassero delle precauzioni nell’uso di Internet.
In primo luogo dovrebbero assicurarsi di conoscere la vita sociale dei figli e le tipologie di relazioni dirette che vivono, metterli in condizione di fare sport, di incontrarsi con gli amici, curare interessi ed hobby. Non si dovrebbero tanto preoccupare se i bambini e ragazzi usano Internet e cellulari, quanto piuttosto come li utilizzano, se ne fanno un utilizzo integrativo oppure sostitutivo al fine cioè di soddisfare bisogni che non riescono a soddisfare attraverso relazioni significative reali e dirette. Spesso capita che il tempo trascorso online vada a discapito di attività reali; questo in genere è indicativo di una difficoltà, da parte dell’adolescente ad integrarsi nel mondo reale, o di un bisogno di affetto, di attenzione o punti di riferimento che il ragazzo non trova nella realtà quotidiana.
In secondo luogo è importante che i genitori conoscano insieme ai propri figli lo strumento e navighino insieme nei vari siti, ragionando sui contenuti proposti al fine di prendere consapevolezza dei rischi, ma anche delle opportunità, della Rete. Porre un limite temporale all’uso di Internet secondo Aslanidou e Menexes è la tecnica più efficace per limitarne i rischi di un uso patologico. Oltre ai tempi possono essere stabiliti anche il rispetto dei propri e degli altrui spazi (l’impatto sui pranzi, sul riposo, sulla condivisione familiare, sullo studio). L’utilizzo dei filtri parental control deve essere concordato e condiviso con i figli e mai essere considerato unico strumento di prevenzione.
Oltre a sapere utilizzare con dimestichezza lo strumento occorre che l’adolescente lo usi anche in maniera responsabile. Lo smartphone e Internet collocano gli adolescenti all’interno di un mondo virtuale, ricco di relazioni. Sapere utilizzare lo strumento in modo consapevole significa soprattutto gestire con lucidità le relazioni all’interno di questo mondo, riuscendo a dare un significato corretto alle proprie emozioni. I genitori devono quindi occuparsi dell’educazione emotiva dei propri figli, per aiutarli ad entrare in contatto con le proprie emozioni e con le sensazioni che i rapporti in rete possono provocare, al fine di dare risposte consapevoli e adeguate, imparando a segnalare tutte quelle situazioni con cui si viene a contatto e che possono turbare.
Il ruolo del genitore e anche degli insegnanti diventa quindi cruciale.


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