Trasformare la ricerca in azione: il modello di gestione della classe di Robert J. Marzano

Gli insegnanti che investono nella qualità delle relazioni interpersonali con i loro allievi hanno, durante un anno scolastico, il 31% in meno di problemi legati alla disciplina, di violazione di regole e di questioni ad esse collegate, rispetto agli insegnanti meno capaci di instaurare efficaci relazioni con i propri studenti.


Il modello della gestione della classe di Robert J. Marzano è frutto di un’intensa attività di ricerca che, dagli anni ‘70 in poi, ha fornito all’insegnamento solide basi scientifiche tali da offrire un contributo importante alla risoluzione di complesse problematiche educativo-didattiche, trasformando di fatto l’arte dell’insegnamento in scienza dell’insegnamento.
In campo educativo, agli inizia degli anni ’70, secondo Marzano è iniziata, una vera e propria rivoluzione paradigmatica in quanto sono stati messi al centro della ricerca gli effetti dell’istruzione sull’apprendimento degli studenti.
Due ricerche in particolare, secondo Marzano hanno costituito degli innovativi pilastri metodologici: il rapporto Coleman e lo studio di Christopher Jencks.
Il rapporto Coleman (The Equality of Educational Opportunity Study) attraverso l’analisi di migliaia di questionati somministrati agli studenti, agli insegnanti e alle scuole di ogni ordine e grado, arrivò alla conclusione che la qualità dell’istruzione scolastica incide solo per il 10% sullo sviluppo dell’allievo. La ricerca confermò, quindi, che frequentare, una scuola in un quartiere di periferia o avere una scuola più o meno organizzata incideva in minima parte sullo sviluppo dell’allievo, mentre altri fattori, quali le abilità naturali, lo status socio-economico e familiare, le relazioni familiari, avevano un’influenza maggiore sullo sviluppo dello studente.
Questo studio venne avvalorato anche dalla ricerca di Christopher Jencks (Inequality) che ribadiva sostanzialmente le conclusioni alle quali era giunta l’analisi di Coleman. Nella ricerca si confermava che tra i fattori che incidono maggiormente sullo sviluppo di un individuo non rientrano o rientrano in minima parte, quelli scolastici.
Queste ricerche apportarono grandi benefici al mondo pedagogico e scolastico e permisero a Marzano di ricavare l’idea alla base del suo modello, dell’importanza dell’influenza dell’insegnante sull’apprendimento o sullo sviluppo dell’allievo, anche in quelle scuole che sembrano non essere adeguate da un punto di vista formativo.
Conferma questa idea lo studio di W. L.Wright, S.P. Horn, e W.L. Sanders che dimostra come gli insegnanti possono essere considerati persone altamente rilevanti e, a volte, determinanti nella vita di uno studente.
Questi studi hanno anche testimoniato come, non solo, l’insegnante sia importante nella formazione dello studente ma anche come sia decisiva la capacità di un docente nel condurre un gruppo classe.
La gestione della classe diventa, quindi, un importante elemento all’interno delle dinamiche educativo-didattiche e l’insegnante, secondo Marzano, più che con la sua personalità e con la sua capacità relazione e affettiva, influenza lo sviluppo dell’allievo attraverso modalità adeguate di gestione della vita educativa e didattica in classe 
Questa ipotesi trova conferma in una meta-analisi, condotta su più di 100 studi e permette al ricercatore di ridadire la tesi principale su cui ha costruito il suo modello: la qualità della relazione tra insegnante e allievo è l’elemento determinante nella gestione della classe.
Gli insegnanti che investono nella qualità delle relazioni interpersonali con i loro allievi hanno, durante un anno scolastico, il 31% in meno di problemi legati alla disciplina, di violazione di regole e di questioni ad esse collegate, rispetto agli insegnanti meno capaci di instaurare efficaci relazioni con i propri studenti.
A partire dalle affermazioni di Marzano, secondo il quale una relazione efficace può essere considerata prodotto di specifici comportamenti messi in atto dal docente nella sua attività didattica, utili a comunicare sicurezza, autorevolezza, e adeguate capacità decisionali, nel prossimo articolo si presenteranno gli elementi che permettono di agire una relazione positiva con gli alunni, 


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